Negli ultimi anni, le problematiche prodotte dalla siccità hanno reso sempre più necessaria la ricerca di soluzioni efficaci, definitive e non troppo dispendiose. Se, sino a qualche tempo fa, la siccità era un problema confinato solo ad alcune aree del globo, oggi i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale l’ha posta tra le questioni più impellenti da risolvere. A subire direttamente gli effetti dannosi della siccità è l’agricoltura: i periodi di magra, infatti, danneggiano i raccolti in modo irreversibile.
Le geomembrane in HDPE sono la risposta evoluta alla creazione di bacini di contenimento e conservazione dell’acqua. Le geomembrane in HDPE di ultima generazione, infatti, vengono prodotte secondo un criterio costruttivo del tutto nuovo. Per corrispondere agli elevati standard richiesti dai progettisti, queste geomembrane presentano un primo strato interno in polietilene ad alta densità e due strati esterni, laminati a caldo, di polietilene a bassa densità. HDPE e LDPE, ovvero polietilene ad alta e bassa densità fusi insieme, permettono di ottenere una geomembrana dalle performance altissime.
Resistenza elevata, efficacia, flessibilità, stabilità: sono queste le qualità che distinguono le geomembrane in HDPE. Le elevate prestazioni di queste geomembrane non subiscono gli effetti di agenti chimici, sbalzi di temperatura, elementi biologi o eventuali tensioni meccaniche: per questa ragione risultano il prodotto più performante per la creazione di bacini di piccole o grandi dimensioni. Fra i caratteri che distinguono l’HDPE vi è anche la longevità: la durata della geomembrana in polietilene ad alta densità è di almeno 60 anni.
L’installazione dell’HDPE è molto semplice. La geomembrana è disponibile in rotoli di grandi dimensioni, per consentire la posa in bacini molto estesi. Per fissare la geomembrana è sufficiente:
• Stenderla sul terreno
• Sormontare i lembi
• Saldarla a doppia pista
Il settore agricolo è solo uno dei tanti campi di applicazione delle geomembrane in HDPE. Possono essere utilizzate anche negli ambiti di protezione ambientale, per realizzare riserve di laminazione, alvei di fiumi e canali, vasche di depurazione o di colmata dell’acqua. Non manca, la possibilità di sfruttare l’HDPE anche per dar vita a bacini d’acqua di rifornimento per i mezzi antincendio.
Questi impieghi si sommano a quelli possibili in campo produttivo, edile e zootecnico. L’HDPE è utile per dar vita a siti di stoccaggio dei rifiuti o di contenimento di liquidi, ma anche per realizzare piscine e vasche ornamentali o ancora bacini per l’allevamento ittico.
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